Questo progetto nasce con l’obiettivo di realizzare l’identità visiva di Despina: una delle particolari città fantastiche descritte nel romanzo di Italo Calvino “Le città invisibili”. L’originalità risiede nel rendere visibile ciò che realmente non lo è, di cui non è possibile attuare una ricerca storica, geografica, artistica e visuale come potrebbe avvenire in una città realmente esistente. Il sistema è supportato da un apparato iconografico mediante il quale vengono evocati i valori caratteristici di questa città fantastica. L’elemento grafico evidenzia l’analogia tra la struttura e l’immagine della città che si presenta mutevole a differenza del punto di vista. Alcuni particolari come le gobbe dei cammelli (evocativi anche dell’occhio della D) e i grattacieli , sono evidenziati dall’ausilio di due elementi geometrici essenziali: il quadrato e il cerchio, i quali si oppongono ma che fanno parte dello stesso paradigma visivo dando una visione gestaltica di opposizione e confine tra due mondi. Di questo progetto sono stati realizzati anche dei poster grafici concettuali che sono stati esposti durante un evento su Calvino.